Scavalcare i muri è un luogo di sfogo, di ricerca di me stessa, di lotta. è un luogo per riordinare i pensieri e le emozioni, è una casa, dentro alla quale sentirsi sicuri, è un motto, una sfida, l'unica maniera in cui sento di dover vivere la mia vita... CLIMB OVER THE WALLS: this is a place to vent, to search for myself, to fight, a place to reorder your thoughts and emotions, a house in which you can feel safe, a motto, a challenge, the only way I feel I should live my life...
sabato 15 dicembre 2012
Adam Lanza, vittima e carnefice.
Il killer.
Questo è l'appellativo che arriva prima del suo nome, della sua età, della sua malattia.
Adam Lanza, 20 anni, affetto dalla sindrome di Asperger (sindrome molto simile all'autismo).
Ecco chi è "il killer".
Ma io mi chiedo, siamo così sicuri che il killer sia lui e non le persone che avrebbero dovuto promuore l'inclusione di questo ragazzo all'interno della società?
Ovviamente non so dare risposte. il mio scopo non è questo.
Vorrei solo porre delle domande (anche se inevitabilmente resteranno aperte) perchè credo valga la pena di fermarsi a riflettere.
Adam viene descritto come un ragazzo riservato, con difficoltà a rapportarsi con gli altri e per questo spesso deriso. Un ventenne che a quanto pare faceva di tutto pur di non apparire al centro dell’attenzione e che viveva con la madre dopo il divorzio dei genitori.
Descrizione che calza bene con i criteri di attibuzione della sindrome di Asperger.
E quindi, dov'erano le persone che si sarebbero dovute preocupare di una persona con una sindrome simile? Dov'erano le proposte di inclusione e socializzazione? Dov'erano i servizi alla persona?
Chissà cosa avrebbe potuto dirci la madre, chissà se lei un legame in qualche modo fosse riuscita a stabilirlo con suo figlio, o se rientra nei protagonisti assenti della vita di Adam.
Chissà cosa ha spinto questo ragazzo a compiere atti di violenza così gravi. Ricordiamo che dopo madre, studenti e insegnanti, ha ucciso anche se stesso!
Io non mi sento di etichettarlo come "killer". Non me la sento di chimarlo "bastardo" come ho letto in giro sul web... ma temo proprio che rientri in quelle categorie di persone che definiamo "vittime e carnefici" al tempo stesso: vittima della propria malattia, della propria storia, della propria società e poi carnefice di ben 28 persone!
In tutto questo, comunque, anche io mi unisco alle tantissme voci che arrivano da tutto il mondo nella preghiera e nel sostegno (almeno morale) dei genitori che hanno perso un figlio, così piccolo e così innocente. Mi congratulo con quelle 6 insegnanti che hanno dato la vita per i propri alunni. E mi affianco per dare forza a quei bambini che hanno assistito impotenti alla scena di violenza.
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Continuo a leggere così tante assurdità in giro... Si vede quanta ignoranza e pregiudizio circola ancora nel 2012!!! la gente si deve svegliare! Gente che parla senza sapere cosa sia la sindrome di asperger, cosa voglia dire avere una malattia del genere, cosa comporta. Che pensa che la soluzione sia rinchiudere in casa o in istituti persone con questi problemi, quando lo Stato (figuriamoci poi quello degli usa) dovrebbe prendersi carico di persone con queste malattie (nei panni di educatori, medici, pedagogisti) cercando di INSERIRLI nella società.
RispondiEliminaSe la gente fosse un po' più informata saprebbe che di fatto Adam era sempre chiuso in casa, che a scuola era scherzato, che nessuno una volta finita la scuola l'ha più visto praticamente. E leggo di gente che sostiene che la soluzione è l'isolamento???? Io direi che molto probabilmente è stata la causa...
Tutta la società è responsabile di quello che è accaduto (tanto più se vogliamo parlare della facilità con cui si può avere accesso alle armi negli usa)!
Troppo facile laversene le mani e piangere...