A volte le situazioni intorno a te non possono che portarti a riflettere,
a chiuderti nella stanza silenziosa dei tuoi pensieri.
E in questo momento il mio pensiero è uno solo, chiaro e definito: la morte.
La morte che arriva a 20 anni, a 24,
che si preannuncia sotto le vesti di un cancro o che arriva all'improvviso senza chiedere niente a nessuno.
Mi chiedo: e poi?
Trovo il niente ad aspettarmi in fondo alla strada.
Il niente.
La morte non è affar dei morti, ma dei vivi.
Ed è questo che mi fa traballare su uno di quei famosi fili su cui ci destreggiamo come equilibristi.
Una volta morto, sei morto e non è come dormire, perchè dormendo sogni.
Morire vuol dire che il tuo pensiero si stoppa, niente pensieri: la voce che ti ha accompagnato per tutta la vita tace.
Non esiste più nulla.
Più nulla di te, perchè nel frattempo in qualche modo, invece il mondo va avanti.
Il mondo va avanti e il mondo non sei tu.
Il mondo non sei più tu.
Scavalcare i muri è un luogo di sfogo, di ricerca di me stessa, di lotta. è un luogo per riordinare i pensieri e le emozioni, è una casa, dentro alla quale sentirsi sicuri, è un motto, una sfida, l'unica maniera in cui sento di dover vivere la mia vita... CLIMB OVER THE WALLS: this is a place to vent, to search for myself, to fight, a place to reorder your thoughts and emotions, a house in which you can feel safe, a motto, a challenge, the only way I feel I should live my life...
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...Ma perché questi pensieri??? :(
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