E' già trascorso qualche giorno dal 17 settembre.
Il giorno del mio compleanno.
Quest'anno è toccato al numero 25 stare in mezzo alla torta.
Un'età come un'altra, in fondo.
Un età, però, che porta con sè tante cose.
Ho sempre atteso con quasi eccessivo fervore il mio compleanno.
Quest'anno però, è stato diverso: è stato un giorno ricco di auguri, regali e amici, certo! Ma che ho vissuto senza troppe aspettative e trepidazione. Non sono più la bambina che, come una stratega, cerca di indovinare settimane prima cosa le verrà regalato. Non sono più la ragazzina che sbandiera a chiunque incontra che deve farle gli auguri. Sì, nonostante la maggior parte della gente mi dica che dimostro 20 anni, ne ho 25 e sto crescendo.
Crescendo abbastanza da sapere di cosa sento il bisogno, ma anche abbastanza da rendermi conto che forse non è questo il momento.
Sono pronta a laurearmi e a ributtarmi in centomila impegni, come mi ha insegnato a fare mia madre.
Questo venticinquesimo anno è stato un lungo anno di preparazione ed ora sono pronta a prendermi tutto ciò per cui ho atteso.
E sono pronta a diventare zia, con tutta l'emozione del caso, probabilmente anche un po' di più!
Tutto questo non mi vieta di rivestirmi come sempre di spensieratezza e stupidità! Perchè quando si sceglie di essere felici fare una foto sciocca con un cappello di paglia e un secchiello da spiaggia è la cosa più supercalifragilissima che ci possa essere!
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