Questo è uno di quei periodi in cui faccio fatica a scrivere, perché ogni giorno mi sembra di combattere con me stessa e i pensieri vorticano talmente veloci che non riesco a fermarli sulla carta.
Un po' come se lottassero dentro di me due forze.
Due forze che hanno lo stesso obiettivo, ma vie diverse. E io non so davvero quale sia quella giusta.
Credo che non esista la via giusta.
Esistono solo vie autentiche e, in ogni caso, in salita.
Ce ne fosse una in discesa, o per lo meno pianeggiante, probabilmente non avrei dubbi.
Ma oggi ci sono solo vie in salita tra cui poter scegliere.
E forse non voglio scegliere.
Perché ho paura. Di perdere qualcosa, o qualcuno, anche una parte di me. Quella parte ottimista e positiva, che non crede al caso ma alla volontà.
Ho paura di assaggiare la felicità, senza riuscire mai a gustarla fino in fondo.
Ho paura di perdere la mia luce, di smarrirmi.
Ho paura di parlare e ho paura di stare in silenzio.
Di sbagliare, di non combattere abbastanza, di non riuscire a dimostrare.
Di non essere abbastanza.
Ho paura di perdermi.
Perché è vero: non sempre accade quello in cui si ha sperato, per cui ci si è impegnati tanto.
Nella vita ci sono giorni in cui si perde. E quei giorni fanno proprio schifo!
Scavalcare i muri è un luogo di sfogo, di ricerca di me stessa, di lotta. è un luogo per riordinare i pensieri e le emozioni, è una casa, dentro alla quale sentirsi sicuri, è un motto, una sfida, l'unica maniera in cui sento di dover vivere la mia vita... CLIMB OVER THE WALLS: this is a place to vent, to search for myself, to fight, a place to reorder your thoughts and emotions, a house in which you can feel safe, a motto, a challenge, the only way I feel I should live my life...
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