... e poi ti accorgi che qualcosa ti è sfuggito,
non sai nemmeno tu nè come nè quando.
E' sfuggito e basta.
E tu ti ritrovi su un treno,
ascoltando il monologo della vita di una passeggera a caso,
a pensare a che punto sei.
E le risposte mancano, o forse mancano le domande.
Restano i sogni, quelli della notte,
con le loro sensazioni che si protraggono per tutta la mattina,
e sorridi ripensando a Francois che ti chiede se può tagliare le piante del balcone.
Ma poi dai sogni torni alla realtà,
e ripensi alle parole di ieri,
ai ricordi mancati
forse perchè persi nel tempo,
forse perchè selezionati tra quelli da eliminare per fare spazio a qualcosa di nuovo.
E ti senti in colpa con te stessa e con gli altri per esserti permessa di DIMENTICARE,
senza nemmeno rendertene conto, in realtà.
Crollano alcune delle tue certezze
e ti trovi destabilizzata dal vuoto nella tua testa.
Sai di odiare l'oblio.
Dov'è quella parte di te?
E, soprattutto, chissà quante altre cose hai scordato di te e della tua vita!
Dove hai lasciato tutto il tuo passato?
Eppure certe cose, invece, non si dimenticano mai.
Chi decide cosa valga la pensa conservare e cosa no?
E perchè?
Scavalcare i muri è un luogo di sfogo, di ricerca di me stessa, di lotta. è un luogo per riordinare i pensieri e le emozioni, è una casa, dentro alla quale sentirsi sicuri, è un motto, una sfida, l'unica maniera in cui sento di dover vivere la mia vita... CLIMB OVER THE WALLS: this is a place to vent, to search for myself, to fight, a place to reorder your thoughts and emotions, a house in which you can feel safe, a motto, a challenge, the only way I feel I should live my life...
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