giovedì 22 gennaio 2015

Il muro. Fulminea parte seconda.

Cavoli, mi è appena arrivato in faccia, chiaro, come un'onda inaspettata, un pensiero.
Il pensiero che si nascondeva ultimamente, che sapevo che c'era ma che non riuscivo a decifrare con chiarezza.

HO PAURA DI SCRIVERE.

Io, che sono quella che scrive.
Io, il muro.

Il muro.

Come tante volte mi ritrovo con questa pagina aperta.
E' sempre facile da aprire.
Ma non è così facile riempirla, e soprattutto chiuderla cliccando su quel "Pubblica" che ti osserva imperterrito in cima alla schermata.
Come ogni volta qui si tirano i fili, e quando è tempo di sbrogliare qualcosa, bisogna farlo.
Senza tanti giri di parole, senza troppi tentennamenti, Altrimenti non funziona.
Io sono ferma. Anche quando ho creduto di muovermi.
Forse non è stata solo colpa mia questa volta.
Credo che per quanto uno voglia restare a tutti i costi fermo immobile, se arriva una scossa inaspettata, tutta la fermezza si sgretoli senza lasciare il tempo di pensare a nulla.
Come quando da piccola giocavo in mare cercando di non farmi spostare dalle onde e inevitabilmente il mare l'aveva sempre vinta.
Ma oggi il mare è piatto.
Il mare è piatto. E io sono ferma, come uno scoglio.
Come un muro.
Io sono il muro. Quel muro che un tempo ho avuto davanti e un tempo ho avuto dietro.


Come si scavalca un muro, se il muro sei tu?

sabato 3 gennaio 2015

Auguri!

Benvenuto 2015.
Per la prima volta in assoluto, ti ho accolto in rosso, ho mangiato le lenticchie e chissà che a seguire queste assurde tradizioni non venga fuori qualcosa di buono.
Non ho propositi.
Qualche anno fa avevo scritto che era importante trovarne almeno uno; poi però l'anno scorso ne avevo in quantità e la maggior parte è andata a remengo, come riprendere a studiare il tedesco e andare a correre.
Quindi, quest'anno niente propositi.
Punto sul cambiamento. Fino ad ora non mi ha mai deluso.
Invece dei propositi, però, voglio fare degli auguri, a chiunque leggerà.

In questo anno vi auguro di avere occasione di abbracciare un bambino,
di restare la sera a guardare le stelle alte nel cielo, magari cercando con lo sguardo la stella polare,
vi auguro di dormire bene, su materassi comodi e cuscini profumati dell'odore che più vi piace,
di fare un viaggio, almeno uno,
di cantare al karaoke, anche se non vi piace, siete stonati o non avete bevuto abbastanza,
vi auguro di avere l'occasione di costruire un cuore di carta argentata o di pongo,
vi auguro un estate piena di sole e sale,
di andare a ballare anche se ormai vi sentite troppo vecchi per farlo,
di leggere dei bei libri, anche se dovessero essere per bambini,
vi auguro di ricevere un regalo sciocco,
di guardare dei film che vi facciano piangere o riflettere,
di guardarvi allo specchio e sorridere,
vi auguro di splendere.