domenica 29 dicembre 2013

Fortunata nel gioco...

Gli ultimi giorni mi hanno confermato più che mai che è proprio vero il detto "Fortunato nel gioco, sfortunato in amore".
Infatti in appena due giorni son riuscita a vincere al "gratta&vinci", e a fare 2 quintine, 3 tombole e un bel pieno alla roulette (sul 17, ovviamente)!


Ma di uomini interessanti manco l'ombra. Per fortuna però ci sono le donne che ti consolano e ti ricordano quanto tutto il contorno conti poco e che ciò che sei, a prescindere da tutto il resto, è la cosa più importante. Grazie Rachi!
E poi, d'altronde, nella vita non si può aver tutto e, che se ne dica, anche un po' di soldini portano un certo quantitativo di felicità! Quindi YEHHH!!! :)
Detto questo devo aggiungere alla lista stilata nell'ultimo post un ulteriore proposito che mi ero dimenticata, ovvero quello di riprendere in mano e ristudiare per bene una lingua che abbandonai anni fa: il tedesco.
Per farlo ho trovato un sito molto carino con tutte le lezioni organizzate. Così potrò vantami di affermare che Ich spreche Deutsch! Sono entusiasta!

giovedì 26 dicembre 2013

Nuovi e numerosi propositi...

Quest'anno ho deciso di non aspettare l'ultimo giorno dell'anno per pensare a nuovi propositi.
In fondo, come avevo scoperto qualche anno fa, gli anni non iniziano tutti il 1 gennaio, e quindi non terminano sempre il 31 dicembre.
Il mio 2013 si può dire che fosse finito già quel 30 novembre con la mia festa di laurea.
Lì si è chiuso un bel capitolo per dar spazio ad uno nuovo.
Ed eccomi qui, ancora una volta con immensi ed innumerevoli sentieri inesplorati davanti a me.
Ho una bella lista di propositi per questo 2014 alle porte.
Voglio riuscire ad andare a nuotare in piscina.
Voglio provare ad allenarmi per riuscire a correre una maratona.
Voglio dare tutti gli esami, fare i laboratori e il tirocinio di questo anno integrativo di università.
Voglio iniziare a scrivere il mio Black Book.
Voglio imparare seriamente a fare fotografie.
Voglio passare più tempo coi miei amici che ultimamente ho un po' trascurato.
Voglio lamentarmi di meno.
Voglio cimentarmi più spesso in cucina.
E soprattutto voglio imparare ancor più ad essere felice (grazie anche all'ultimo libro che mi è stato regalato. Grazie mamma!).

mercoledì 25 dicembre 2013

It's Christmas!!

E' Natale!
La mezzanotte è già scoccata da un po' ed è Natale.
Un Natale per certi versi poco sentito, almeno rispetto a qualche anno fa.
Ma un Natale nuovo e diverso.
Il primo Natale con la piccola Daria,
il primo Natale coi regali messi in salotto prima della mezzanotte,
il primo Natale in cui ho scelto di fare un dolce tutto di mia iniziativa (ed infatti, l'ho dovuto rifare 3 volte!),
il primo Natale da laureata.
Un Natale che è arrivato in un battibaleno, ma un Natale che mi piace, che accolgo con gioia.

Buon Natale!
Con tutto il cuore!

domenica 15 dicembre 2013

FUORI

Nonostante la rottura di uno dei miei due braccialetti rossi dell'amore, pare che ancora non sia successo nulla in ambito amoroso nella mia vita. Che noia!
Però, credo che sia complice anche il fatto che ultimamente io sia rinchiusa in casa peggio che se fossi  andata in letargo. Ergo, martedì sera, qualunque cosa accada, mi costringerò ad uscire dal mio antro e tornare a socializzare col mondo.
FUORI.
Brava Silvia.
Detto questo, ho voglia di scrivere.
Di tirare FUORI.
Guardo il mio "Black Book" appollaiato sulla mensola e penso che sia l'invito che stavo aspettando per mettere finalmente nero su bianco un libro vero.
Però come al solito non ho le idee molto chiare, quindi penso che inizierò a scriverlo in matita: non voglio sprecare quell'insieme di fogli così ben rilegati.

giovedì 5 dicembre 2013

Live your life with arms wide open!

Bisogna vivere con le braccia aperte.
Braccia aperte per ricevere e regalare abbracci.
Abbracci che scaldano il cuore, anche se fatti da lontano, attraverso un pc.
Abbracci che diventano segni, simboli,
che diventano le parole di una lingua che in realtà non ha parole.
La lingua del cuore, degli affetti, dell'amicizia.
Una lingua non sempre facile da imparare, ma che è facilmente fraintendibile.
Che nessuno ti insegna sui banchi (ma, per fortuna, TRA i banchi qualcuno si).
E che porta messaggi autentici.
Bisogna vivere di abbracci.

mercoledì 4 dicembre 2013

The time

Ok. Mi si è rotto anche uno dei due braccialetti rossi dell'amore (che sembravano infrangibili).
Mi sono laureata e ho finito la supplenza che, pur bella, mi stava inghiottendo in una vita frenetica e too full!!
So, now is the time!
Ti sto aspettando, principe azzurro!
Non hai (anzi, non ho) più scuse.
E guai a chi mi dice quelle maledette frasi fatte che non voglion dir niente!
Perché io ho deciso di mandare a cagare il "arriva quando meno te lo aspetti"...
Arriva quando arriva. Punto e stop, sia che tu sia pronta sia no, sia che tu ne senta il bisogno sia no.
Quindi... sappi che io sono qui e che aspetto e che se vuoi arrivare le mie braccia sono aperte.

martedì 26 novembre 2013

AUDENTES FORTUNA IUVAT

Si va e si viene.
E chi resta ha il compito di Vivere.
Vivere da 108.
Vivere di grandi emozioni.
Vivere di giornate importanti.
Di confetti rossi, di mazzi di fiori e di fotografie.
Di traguardi e di ringraziamenti.
Al 100%.


domenica 10 novembre 2013

Il mondo andrà avanti e il mondo non sarai più tu.

A volte le situazioni intorno a te non possono che portarti a riflettere,
a chiuderti nella stanza silenziosa dei tuoi pensieri.
E in questo momento il mio pensiero è uno solo, chiaro e definito: la morte.
La morte che arriva a 20 anni, a 24,
che si preannuncia sotto le vesti di un cancro o che arriva all'improvviso senza chiedere niente a nessuno.
Mi chiedo: e poi?
Trovo il niente ad aspettarmi in fondo alla strada.
Il niente.
La morte non è affar dei morti, ma dei vivi.
Ed è questo che mi fa traballare su uno di quei famosi fili su cui ci destreggiamo come equilibristi.
Una volta morto, sei morto e non è come dormire, perchè dormendo sogni.
Morire vuol dire che il tuo pensiero si stoppa, niente pensieri: la voce che ti ha accompagnato per tutta la vita tace.
Non esiste più nulla.
Più nulla di te, perchè nel frattempo in qualche modo, invece il mondo va avanti.
Il mondo va avanti e il mondo non sei tu.
Il mondo non sei più tu.

martedì 24 settembre 2013

25 anni

E' già trascorso qualche giorno dal 17 settembre.
Il giorno del mio compleanno.
Quest'anno è toccato al numero 25 stare in mezzo alla torta.
Un'età come un'altra, in fondo.
Un età, però, che porta con sè tante cose.
Ho sempre atteso con quasi eccessivo fervore il mio compleanno.
Quest'anno però, è stato diverso: è stato un giorno ricco di auguri, regali e amici, certo! Ma che ho vissuto senza troppe aspettative e trepidazione. Non sono più la bambina che, come una stratega, cerca di indovinare settimane prima cosa le verrà regalato. Non sono più la ragazzina che sbandiera a chiunque incontra che deve farle gli auguri. Sì, nonostante la maggior parte della gente mi dica che dimostro 20 anni, ne ho 25 e sto crescendo.
Crescendo abbastanza da sapere di cosa sento il bisogno, ma anche abbastanza da rendermi conto che forse non è questo il momento.
Sono pronta a laurearmi e a ributtarmi in centomila impegni, come mi ha insegnato a fare mia madre.
Questo venticinquesimo anno è stato un lungo anno di preparazione ed ora sono pronta a prendermi tutto ciò per cui ho atteso.
E sono pronta a diventare zia, con tutta l'emozione del caso, probabilmente anche un po' di più!
Tutto questo non mi vieta di rivestirmi come sempre di spensieratezza e stupidità! Perchè quando si sceglie di essere felici fare una foto sciocca con un cappello di paglia e un secchiello da spiaggia è la cosa più supercalifragilissima che ci possa essere!

mercoledì 11 settembre 2013

Elia.

Ancora una volta, parto dall'amicizia.
Da un'amicizia in particolare.
Un'amicizia Vera.
Di quelle su cui sai di poter contare, anche solo per un abbraccio al momento giusto.
Parto, anche oggi, da Elia.
Perchè è una persona che mi spinge sempre, anche inconsapevolmente, a guardare dentro di me.
A capirmi.
Perchè è una di quelle persone che "perde tempo" a leggermi.
E ieri, ancora una volta, mi ha spinta a pensare...
alla natura dei post che pubblico,
alla speranza che spesso li riempiono.
Eh, beh, forse tanta speranza nell'ultimo post non ce n'era...
però...
l'ho trovata lontano dai miei pensieri,
l'ho trovata nella tua presenza Eli!
E per questo non posso che dirti GRAZIE!


martedì 10 settembre 2013

Il momento

Dovevo capirlo l'altro giorno alla The Color Run che c'era qualcosa che non andava. Come si fanno a saltare due punti colore solo perchè non si vuole smettere di correre?
All'arrivo ero la partecipante meno colorata di tutti, la più sfigata di tutti! Che invece di fregarsene, ha preferito restare bianca invece che farsi inondare dai colori!
Ecco, solo oggi ho capito.
Non sono pronta.
Non sono pronta a buttarmi in tutti i colori!
Non è il momento di saltare.
Bisogna accettarlo, anche se si piange.

domenica 1 settembre 2013

Settembre

Si torna.
Alla fine, si torna sempre.
Si ri-torna.
Come un ciclo eterno.
Perchè il tempo va così, o comunque così abbiamo deciso di organizzarlo.
Si torna a casa, agli impegni di sempre, ai pensieri.
Si ritorna anche a vecchi ricordi, si indietreggia di cinque anni solo per aver visto qualcuno che ti è sembrato qualcun altro.
Ci si domanda, come sempre, se si è nel punto giusto in cui ci si sente di dover essere.
Si fatica a riprendere il ritmo, ancora immersi nella testa in quell'acqua salata, ancora coinvolti in quei balli di gruppo sulla spiaggia, ancora persi nel mood di quei locali pieni d'estate.
Un'estate che è volata, riaprendo il varco della quotidianità in un batter d'occhio.
Siamo già a settembre. Un mese bello, comunque!
Ricomiciare, per quanto duro, è anche bello. E' il momento in cui si può pianificare, in cui darsi degli obiettivi, in cui rendersi conto di avere tutto davanti.
E allora, BENVENUTO SETTEMBRE!
Benvenuta scrittura della tesi, benvenuta scuola, benvenuto catechismo, benvenuti allenamenti, benvenuta squadra under 12, benvenuta "Imberido in festa", benvenuti 25 anni!
E all'estate riserviamo un bell'ARRIVEDERCI perchè dopotutto l'estate ritorna, non muore mai.


mercoledì 10 luglio 2013

As strong as you are

Avevo paura di poter essere ferita,
ma poi mi sono accorta che nulla o quasi mi può scalfire in questo momento.
Sono troppo forte del mio sorriso, dei miei traguardi alle porte, dei miei progetti sul futuro.
La mia vita ha una imbottitura abbastanza spessa da proteggermi dalle lance.
Ho insegnato a me stessa a sognare, ma ho anche imparato a vivere la realtà, a seconda delle occasioni.
Bisogna solo sapere cosa fare per scegliere la felicità giorno dopo giorno.
Sorriderò sempre e riderò fino alla morte.



mercoledì 26 giugno 2013

LIEBSTER AWARD


Se c'è una cosa di cui forse non ho mai accennato in questo blog, è la mia indole a gongolare bellamente in seguito alle mie vittorie (gare, esami universitari, ...).
Lo ammetto senza vergogne: mi piace vincere e urlarlo al mondo!
E così, oggi, è il giorno in cui gongolare per aver ricevuto questo premio: il LIEBSTER AWARD! Si tratta di un premio dato da blogger ad altri blogger.
Non lo faccio solo per vanto, ma per seguire la prassi che tocca ad ogni vincitore.

Step 1. Ringraziare il blog che ti ha assegnato il premio
Grazie veramente Mile!!! Nella vita non si vince mai da soli. E devo dire che il meccanismo di questo premio rende giustizia a questa mia credenza. Non mi fosse arrivato il premio da te, sappi che ti avrei premiata certamente a mia volta (non solo perchè ci conosciamo ma perchè del tuo blog adoro il modo di scrivere e di approcciarti ai lettori, il coraggio di dire e mostrare la verità e la forza di volontà del percorso di cui quasi quotidianimento ci lasci traccia).

Step 2. Scrivere 11 cose su di te
  1. Amo la nutella
  2. Credo in Dio e non me ne vergogno
  3. Ho 4 fratelli e 1 sorella da cui penso di aver imparato davvero tanto
  4. Adoro lavorare coi bambini
  5. Mi manca solo un esame per laurearmi
  6. Il mio libro preferito è "Sogna un piccolo sogno di me" di Merete Morken Andersen
  7. Sono pessima a cantare, ma mi piace pensare che "ognuno può cantare anche se è stonato"
  8. La mia cantante preferita è L'Aura
  9. Adoro andare al cinema
  10. Oggi ho le ascelle ben depilate
  11. Mi piace quando mi definiscono una "non normale"
Step 3. Rispondere alle 11 domande poste dal blog che ti ha premiato
  1. Sei mai stata sovrappeso? No, mai. Ma nel mio percorso di vita ho avuto modo di confrontarmi tanto con la questione cibo-malattia.
  2. Ti piace cucinare? Non sempre. Di sicuro non ne son patita.
  3. Stai facendo di tutto per raggiungere i tuoi obbiettivi? Credo di non essere in grado di dare il 100% ogni giorno, ma che nella norma della manchevolezza umana non posso che darmi una pacca sulla spalla e guardami riflessa nello specchio con un certo orgoglio.
  4. Sei a tuo agio con il tuo corpo? Si, fondamentalmente ho sempre avuto troppo amor proprio per sentirmi a disagio. Anche se, nella mia esperienza, è stato triste vedere come al minimo cambiamento, tutti siano pronti a sparare a zero su di te.
  5. Sei ancora in contatto con gli amici della tua infanzia? Con alcuni. La mia più grande amicizia è salda da 24 anni.
  6. Che lavoro sognavi di fare da piccola? L'insegnante e si sta realizzando.
  7. Attualmente pratichi qualche sport? Si, pallavolo. E amo andare a correre.
  8. L'ultimo acquisto che hai fatto? Mmm... non ricordo, è passato troppo tempo. Un mascara forse...
  9. Quante volte alla settimana entri o scrivi nel tuo Blog? Entro quasi tutti i giorni, scrivo secondo ispirazione.
  10. Quale altro Blog vorresti aprire, gestire o creare? Ho già un altro blog: http://maestrasilvia7.blogspot.it/
  11. Un tormentone di quest'estate (vale tutto: cibo, locale, slang, canzone...)? Non è ancora arrivato, ma appena ci sarà lo scriverò!
Step 4. Formulare altre 11 domande alle quali i blogger da te premiati dovranno rispondere
  1. Qual è il motivo che ti ha spinto a creare il blog?
  2. Blog: maschera, specchio, o altro?
  3. Cosa pensi che manchi nell'istruzione di base attualmente?
  4. Libro che suggeriresti
  5. Film che suggeriresti
  6. Telefilm che suggeriresti
  7. L'invenzione che dovrebbero inventare
  8. L'idea più stupida che tu abbia mai avuto nella tua vita
  9. Sei dove pensavi di essere da ragazzino?
  10. La più grande soddisfazione ottenuta fino ad oggi
  11. Una metafora che descriva te/la tua vita/ il tuo modo di afforntare la vita (insomma, una specie di corrispettivo del mio "scavalcare i muri").
Step 5. Premiare 11 blog che ritieni meritevoli (ahimè, non conosco abbastanza blog per individuarne addirittura 11)
  1. Non sono un fashion blogger
  2. Nella mia testa, il mio mondo!
  3. Te lo dice Patalice
  4. Maestra Silvia
  5. Maestra Chiara
  6. L'inventagiochi
  7. Maestra Titty
Step 6. Informare i blogger del premio assegnato
Come è stato fatto con me, lo farò inserendo un commento nei blog premiati

domenica 23 giugno 2013

I rapporti veri e gli abbracci

Noi non siamo vivi quando semplicemente respiriamo, mangiamo o dormiamo.
Essere vivi è qualcos'altro, che va oltre la mera definizione biologica.
Essere vivi è innanzitutto sapere di esserci e volerlo.
Essere vivi è andare da Mario il venerdì sera e poi spostarsi al Mood con parrucca bionda, occhiali da sole e cappello alla cowboy!
Essere vivi è essere con gli altri. Non nel senso "in compagnia di", ma nel senso di formare insieme una cosa sola, entrare in una specie di simbiosi che ti crea diverso da ciò che sei quando te ne stai da solo in camera.
Io credo tutto questo.
Credo che le persone con cui si entra in contatto ti trasmettano la linfa che ti mantiene vivo.
Credo che le amicizie siano le più grandi fonti di energia da cui si possa attingere.
Credo che i rapporti con le persone meritino di occupare uno dei più alti gradini nella nostra scala di valori, perchè senza gli altri non saremmo.
E' da un po' di tempo che rimugino sui rapporti che sto tessendo. E ogni volta che mi fermo a pensare, l'impellenza più forte è quella di dire grazie.
Anche se ci sono tanti alti e bassi, sento di avere quelle tre o quattro persone su cui poter contare.
A volte sentiamo il bisogno di mettere alla prova i rapporti.
Ne testiamo il valore e se passano il test, ne irrobustiamo lo scheletro.
Un abbraccio forte e sincero, come quello di un cielo stellato che ti guarda dall'alto, è ciò che di più bello puoi ricevere da un rapporto vero.


Grazie di tutti gli abbracci, in special modo quelli a fine serata, prima di andare a dormire.

giovedì 13 giugno 2013

Le nuvole passeggere


Quando andavo alla scuola materna e con tutti i miei compagni ero fuori a giocare in cortile, solo una cosa poteva rovinare la giornata: l'arrivo della pioggia e l'immediato rientro tra le quattro mura della sezione.
Un giorno, però, le cose sono cambiate: un bambino mi ha parlato delle nuvole passeggere. Io non ne avevo mai sentito parlare, ma capii subito che avevano qualcosa di speciale.
Le nuvole passeggere non ti obbligano a rientrare in classe, perchè appunto, sono passeggere e la pioggia la fanno arrivare ed andare via in un baleno!
Da quel giorno, per me, tutte le nuvole sono diventate nuvole passeggere! Quando iniziava a piovere in cortile, non facevo un passo per rientrare a scuola, annunciavo a tutti con caparbietà: "Sono solo nuvole passeggere! Sono solo nuvole passeggere!" E proseguivo coi miei giochi.
Si, poi la maestra mi faceva rientrare perchè in realtà non si trattava quasi mai di vere nuvole passeggere, ma il punto non è questo.
Il punto è che a 5 anni avevo scoperto qualcosa, di cui avevo percepito l'importanza, ma che non avevo capito fino in fondo.
Avevo scoperto che, nella vita, non importa se le nuvole sono passeggere o meno, conta quello che vogliamo che siano. E a qual punto si può giocare benissimo all'aperto anche sotto un temporale!

mercoledì 5 giugno 2013

Le amicizie verdi e i muri di pietra

"Certa gente è qui per scuoiarti e poi gettare un muro che separa i nostri corpi di cenere"

Ho impiegato del tempo ad elaborare i miei pensieri. Ma ora sono pronta ad esprimermi.
Ho avuto il dubbio, per qualche tempo, che forse potessero esistere solo le amicizie azzurre. Mi sbagliavo.
C'è vita per ogni colore nelle amicizie.
Però, se le amicizie azzurre hanno la fortuna di essere stabili per propria natura (l'azzurro è un colore primario che si fa da sè), quelle verdi, invece, hanno bisogno del giallo e dell'azzurro per potersi definire, hanno bisogno di unione e mescolanza; e se qualcuno decide di costruire un muro i colori ci vanno a sbattere e non si amalgano più bene.
Ecco tutto.
Sui muri di pietra è inutile continuare a sprecare colore, anche se a volte ce ne si rende conto solo a furia di buttarcene addosso.

giovedì 30 maggio 2013

La stella polare

E' il solito amico a farmi pensare.
E come piace a me, è un pensare per metafore.

Sono partita da un faro e sono approdata ad una immagine a cui sono molto più legata: la stella polare.
Il punto di riferimento, la direzione da guardare per capire da che parte si sta andando, o dove si dovrebbe andare.

Se sai dove guardare, troverai sempre la stella polare.

La tua stella polare.
Perchè in metafora le stelle non sono stelle e il nord non conta niente.
Ciò che conta è sapere chi, o che cosa, sarà sempre lì fermo per te.
E, si badi, non si tratta di immobile staticità.

sabato 4 maggio 2013

La felicità in tasca

Oggi ho scoperto come avere la felicità in tasca.
Il segreto è molto semplice: bisogna solo scattare una foto e metterla come sfondo del proprio cellulare.
Ed eccola li, una faccina da peste che ti guarda tutte le volte che ti arriva un messaggio o hai bisogno di controllare l'ora.
Ecco tutto.
Il segreto sta nelle persone,e in particolare sta nei bambini: sanno essere così speciali nella loro spontaneità.
E sanno coglierti così alla sprovvista.
Non so trovare le parole per dire quanto mi arricchiscano...

Tutto ciò che so oggi è che ho un musetto super sorridente di 6 anni sullo schermo del cellulare e che ogni volta che lo guardo sento il mio viso aprirsi e i miei occhi illuminarsi, come non mi sarei mai immaginata.

domenica 28 aprile 2013

Negli occhi e nelle ossa

Ci sono sere che mi succede di fermarmi, come una statua di sale.
Mi fermo ad osservare, a scavare dentro le ossa di chi mi è intorno
per leggere la storia che sta sotto a quei vestiti, a quei sorrisi a volte forzati, a quegli occhi che cercano di raccontarsi.
E mi rendo conto di quanto schifo c'è.
Vorrei poter fare qualcosa, ma alla fine me ne sto li, con le mie preghiere e le mie belle parole.
Non che pensi che siano futili, ma come posso accontentarmi di questo?
Come si può lasciare che il lupo continui a fare a brandelli e divorare senza far nulla?
Osservare certi occhi fa tremare.
Fa tremare osservare una persona e vedere la sua luce schiacciata, soffocata,
quando potrebbe brillare come una stella di prima sera, quando il buio scende e il cielo inizia a nutrirsi di lei.
Un fiore che appassisce prima del tempo,
una sorgente d'acqua che si estingue lentamente,
e tutto quanto in sordina,
camuffato dalla debole corazza che ci si prova a costruire.

Non ne sono sicura ma a volte, forse, si può pregare per la morte di qualcuno.

martedì 23 aprile 2013

Scegli per te stesso folli salti e sii pronto a spiccare il volo prima che il giorno ti rubi la luce

Parto con una premessa: i pensieri in questi giorni sono tanti, tantissimi e non so se sarò in grado di dare spazio e ordine al tutto.
Ci provo, partendo da alcune citazioni/mantra,
perchè forse a metterle qui in cima faranno da punti fermi ai miei pensieri così confusi e frenetici:

"L'essere umano non può scegliere nient'altro che se stesso. Tutto il resto è una menzogna. Quando non si sceglie per se stessi, si muore lentamente."
(Merete Morken Andersen)

"Quando saprai, o almeno avrai il sospetto di sapere cosa fare della tua vita, fallo! Spicca un folle salto nel buio. Se è il caso poi, non appena tocchi il suolo, corri, perchè non hai un secondo da perdere."
(sconosciuto)

"Splendi prima che il giorno ti rubi la luce"
(L'Aura)

Si, per l'ennesima volta, il punto focale è lo SCEGLIERE.
Ci riflettevo oggi: tantissime volte facciamo scelte che portano a tantissime conseguenze che, nella maggior parte dei casi, non eravamo stati in grado di prederevere o anticipare.
Conseguenze che non coinvolgono solo noi, inevitabilmente tutta una rete di persone vengono dipinte dal colore della nostra scelta.
Ed eccolo qui il nodo, la difficoltà. La paura di "sporcare" gli altri di colori che non donano.
La paura di recidere i fili tessuti con tanto impegno, di perdere qualcosa.
E' paradossale, ma anche quando sembra che si scelga "per gli altri" si sta scegliendo per se stessi (ovviamente a meno che non si abbia deciso di morire lentamente - a mio parere, scelta molto sciocca!-)
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E si sale sui fili, come funamboli, alla ricerca dell'equilibrio, nell'attesa del salto, magari del FOLLE SALTO.
Perchè questo si, credo che nella vita almeno un 2 o 3 salti debbano essere folli per poter dire di Essere stati.
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Si attende il momento giusto per Essere. Con la sola cautela a non attendere troppo: per quanto aspettare possa farci scoprire nuove forze e aspetti di noi, NON SI PUO' SCEGLIERE DI NON SCEGLIERE MAI! Se aspettiamo troppo il sole ci ruberà la luce e allora sarà troppo tardi per qualunque cosa.

sabato 13 aprile 2013

Ci siamo solo noi stessi

La situazione di un amico mi ha portata a pensare.
A pensare di quante scelte facciamo nella vita.
E di quanto sia difficile scegliere la cosa giusta per noi.
Al mattino la nostra razionalità ci colpisce in faccia come raggi di sole.
Ecco. Tutto è chiaro.
Ma poi la giornata avanza, la razionalità sfuma e tante volte ci troviamo a combattere con noi stessi tra ciò che avremmo voglia di fare istintivamente e ciò che sappiamo sia giusto per noi.
Difficilmente si esce dai casini semplicemente chiudendo gli occhi e urlandosi nella testa "sparisci, sparisci, sparisci!!".
Purtroppo se la combini, la paghi (e questa regola vale esponenzialmente di più man mano che alle spalle hai sempre meno soldi). E se ti tocca di pagare, ti solito è fino all'ultimo spicciolo.
Ma, per quanto si possa essere nei casini, bisogna essere consapevoli che laggiù in fondo una luce c'è sempre.
E' la luce della propria forza, delle proprie scelte ancora da compiere.
Non c'è destino.
Ci siamo solo noi stessi. E il sostegno di chi abbiamo intorno.


mercoledì 27 marzo 2013

Chi è il babbeo?

La domanda del titolo mi è stata fatta da mio fratello vedendomi accasciata e depressa ieri sera...
Beh, che dire, mi son tirata la zappa sui piedi da sola, anche se io di zappe nel mio giardino cerco sempre di non lasciarne in giro... eppure...
Il mio lato profondamente ottimista, però, mi dice che tutto questo non è altro che il modo grazie al quale potrà accadere quello che deve accadere.
Detto così sembra tutto un po' forzato, ma beh, ho imparato che dalla vita ci si può aspettare di tutto ed è vero che dalla merda possono nascere anche dei gran bei fiori!
Penso anche nella vita raramente sia pportuno tornare indietro, piuttosto si ricalcola e, come i navigatori più moderni ci hanno insegnato, si raggiunge la meta da un'altra strada.
Ora come ora inizio a pensare che lo scorso weekend sia stato solo un grosso fuoco di paglia.
Passeggero, destabilizzante, un po' deprimente in parte, MA...
forse necessario:
mi ha ricordato di quante cose ho dentro, di quanto potenti possono essere i sentimenti, le mie pile non sono scariche, non sono diventata insensibile o riluttante, ho benzina combustile dentro di me.
Insomma, un fuoco di paglia che mi ha ricordato che sono ancora capace di bruciare.
Prendo ciò che di positivo si può essere e continuo a camminare.

lunedì 25 marzo 2013

Sfide che vanno, sfide che vengono...

Stramilano: DONE!
Evvai!! Sono proprio contenta e soddisfatta!! Io e Milena abbiamo corso i nostri fantomatici 10 km in 1 ora e 8 minuti!! Niente male davvero, visti anche i nostri dolori al ginocchio!!
Note positive dell'esperienza: sfida al giusto grado di difficoltà, compagnia piacevole, medaglia da vincitrici, digestive a fine corsa e L'ANGELO DELLA CITTA' a darci indicazioni sulla metro da prendere!!
Note "negative": pioggia a catinelle e relativo freddo (di cui abbiamo risentito soprattutto a fine corsa), arrivo a imbuto che ci ha impedito uno scatto finale con braccia alzate alla Rocky , fanghiglia nel luogo d'arrivo e fastidioso dolore al ginocchio.
Direi che il bilancio comunque è decidamente in positivo!! Ed ora si spera di puntare più in alto, anzi, più lontano! Ma tutto a suo tempo, senza fretta...

Portata a termine questa sfida, ora è tempo di imbattersi in un'altra, perchè la calma piatta non è fatta per le persone straordinarie e forti (S. Galfrascoli).

Si tratta di una di quelle sfide di cui poco si può sapere in partenza, non si sa cosa aspettarsi, non si sa per quanto tempo ci terrà impegnati, si conosce solo il proprio obiettivo (un po' come quando Po è andato ad affrontare Lord Shen - il pavone - per salvare il kung fu).
E' una di quelle sfide dove il crollo è dietro l'angolo ad ogni istante, può arrivare per aver ascoltato un brano di musica classica in aula, o per non aver ricevuto risposte alle proprie domande.
E' una di quelle sfide che ti fanno paura perchè sai quanto il tempo è prezioso e non vorresti sprecarlo.
Ma ti butti perchè sai che per Essere non puoi tirarti indietro dalle situazioni incerte.
Anche lo stare male può essere positivo, è anche quello un modo per Essere.
Per essere Felici, a volte, bisogna scegliere di rischiare di essere tristi, demoralizzati, depressi...

"And the best is yet to come
I know, you know"

sabato 23 marzo 2013

L'imprevisto.

Proprio pochi giorni fa parlavo di preparazione.
Ebbene gli ultimi due giorni ho scoperto che, per quanto uno provi a prepararsi, c'è sempre la possibilità che qualcosa cambi all'improvviso e che ti colga impreparato.
Le sorprese portano a scoperte. Scoperte su te stessa e i tuoi sentimenti.
Giovedì pomeriggio ho ricevuto la chiamata inaspettata di Ale. Beh, sul momento ero frastornata, felice, entusiasta. Questo arrivo poi mi ha portata a fare tante domande a me stessa, una su tutte: sono andata oltre veramente?
E cavoli, SI, a fine serata sono giunta a questa rasserenanate conclusione.
Sono andata oltre, il mio sguardo è cambiato, il mio cuore pure. Sono contenta.

Ma (perchè un ma c'è sempre) a volte le sorprese non sono le sorprese stesse, ma i fatti che non si sarebbero verificati se non si fosse creata quell'occasione, quella serata...
E mi sono andata a complicare la vita. Ho deciso di Essere e quindi di camminare su un filo. E prendendo questa decisione, mi sono automaticamente costretta ad avere una sola strada per il momento. Una strada che, però, non è detto che potrò percorrere. Ci sono strade che si possono percorre solo se non si è da soli, solo se qualcuno ti prendere per mano e ti dice "stai con me, camminiamo insieme, io e te." E la strada su cui mi trovo è una di queste.

Nella vita voglio Essere punto. Ecco tutto. Non voglio scegliere qualcosa di diverso.
E allora, che CAOS sia!

Lo sport e i cattivi maestri

Sono in arretrato di almeno due post questa settimana, ma il tempo di stare al computer diminuisce drasticamente quando ti perdi via in mille imprevisti.

Iniziamo dal primo:

Mercoledì le mie bambine dell'under 10 hanno giocato una partita di campionato.
Il risultato è stato una sconfitta schiacciante per 7 a 0. Ma, badate bene - e son sincera! - non è questo ciò che mi interessa o che mi porta a fare queste considerazioni.
La squadra avversaria ha giocato tutta la partita battendo in maniera irregolare (ci sarà un motivo se viene specificato come si deve battere, no?). Ebbene, nel mio ruolo di allenatrice è stata davvero dura vedere le mie bimbe in difficoltà e non poter far niente. Ho scelto di non dir nulla durante la partita. A che scopo? All'arbitro e all'allenatore avversario saremmo state più antipatiche, le bambine avversarie (che non hanno colpe ovviamente) non si sarebbero potute inventare su due piedi un nuovo modo di battere... Ma a partita finita non sono potuta restare in silenzio, ho sottolineato questa irregolarità: come risposta ho ricevuto un "guarda, io lo dico sempre alle bambine di non battere così, ma loro continuano...."

CHE COSA???????? Mi prendi in giro??? 8 bambine su 8 che fanno la battuta così, mah a occhio e croce direi che l'hai insegnata TU così, no????

1. Come ti permetti di prendere in giro me e la mia squadra?
2. Come ti permetti di far ricadere la colpa dei tuoi imbrogli su delle bambine che hanno la sola sfortuna di essere allenate da te?
3. Con quale coraggio bari in un campionato di bambine di 8/9 anni?

La dura verità è che chiediamo onestà a destra e sinistra, ai politici, ai datori di lavoro, agli insegnanti, e poi questo è ciò che facciamo: bariamo e diamo la colpa a chi colpa non ne ha. Che vergogna!
Fiera dei nostri 0 punti ho deciso di dare una classifica tutta personale alla mia squadra. Ad ogni partita possono ricevere fino a 5 punti per IMPEGNO, ENTUSIASMO, ASCOLTO DELLE INDICAZIONI, MIGLIORAMENTI e  GIOCO DI SQUADRA.
Fiera della mia squadra che perde con onestà e si diverte un sacco!

lunedì 18 marzo 2013

La preparazione

Per affrontare le proprie sfide c'è bisogno di preparazione.
A volte si tratta di preparazione psicologica, altre fisica e altre ancora di entrambe.
Per la mia sfida della Stramilano mi sto preparando così:

MER 13 MARZO
Corsa di 7,87 Km
Tempo impiegato: 58 min

VEN 15 MARZO
Corsa di 7,81 Km
Tempo impiegato: 59 min

SAB 16 MARZO
Corsa di 10,15 Km
Tempo impiegato: 1 ora e 15 min

Le prossime corse (tempo permettendo) sono previste per:
MAR 19 - VEN 22 - SAB 23

A livello psicologico mi devo preparare alla pioggia, perchè è prevista (mannaggia!!!), perchè per il resto sono più carica che mai!!!!


In questo momento credo di aver deciso di affrontare anche un'altra sfida, un po' diversa da una corsa di 10 Km... Si tratta di una sfida con me stessa, di rimescolare le carte, lasciare il rifugio caldo e sicuro entro cui mi sono sigillata ultimamente per... qualcosa che non conosco. E che, ogni volta che ci penso in camera mia, mi rendo conto che un po' mi fa paura.

giovedì 14 marzo 2013

Run baby, run!

Ieri sono andata a correre.
Questo perchè ho un nuovo obiettivo: partecipare e portare a termine la corsa non competitiva di 10 km che si terrà a Milano domenica 24.


Devo ringraziare Milena per avermi fatto cogliere questa occasione (qui il suo blog)!
Era proprio quello che mi serviva perchè, benchè fosse già da questo autunno che mi dicessi che dopo l'inverno avrei iniziato a correre con regolarità, non sono del tutto certa che ci sarei riuscita.
Invece questa sfida è arrivata proprio a fagiolo! Imminente ma non esageratamente, dura ma non impossibile.
Correre per un ora su e giù ieri per le colline della brianza è stato un toccasana, nonostante mi abbia fatto tornare un dolore al ginocchio che non sentivo da questa estate (quando andavo a correre).
Non sarà certo questo, però, a fermarmi. Il fisioterapista mi ha consigliato di cambiare scarpe, di fare più attenzione all'appoggio del piede, di fare falcate più lunghe. Tutti consigli che ho intenzione di seguire!
Sono eccitata!

Ad so run baby, run!

lunedì 11 febbraio 2013

Vola solo chi osa farlo

Il lavoro, l'impegno, la fatica, le giornate (e le serate) barricata in casa a studiare stanno dando proprio i loro frutti!
In questo periodo sto studiando come credo di non aver mai fatto.
La cosa che più mi stupisce di me stessa, a pensarci, è il mio cambiamento:
solo 5 anni fa a quest'ora ero reduce da una rinuncia agli studi dopo un anno di università durante il quale ero riuscita a superare solo due esami (tra i più facili) e a farmi rimandare (o scappare di mia spontanea volontà) da parecchi altri!
Le compagne, il supporto della mia mamma (che mi ha elogiato alla grande dopo il primo - scarso a pensarci ora - 23 nella nuova facoltà, e poi per tutti i voti successivi), la mia crescita... mi hanno portato qui, dove sono ora, ai risultati di oggi.
Ho capito che si può riuscire solo se si parte dal presupposto di potercela fare (d'altronde "vola solo chi osa farlo!").
Le mie parole d'ordine sono diventate: Fiducia, Positività e Ottimismo.
La metafora sembra un po' forzata, ma a volte penso proprio di avere molto in comune con quel paffuto di Po e con la sua storia di ricerca del "chi sono".
Ricerca che non va in direzione del passato, ma del futuro, verso il chi si sceglie di essere.
Con i miei limiti superati e quelli ancora da superare,
con le mie insicurezze, ma anche la determinazione,
con la paura, ma anche il cuore che mi spinge a rischiare per ciò che ritengo importante,
ho scelto.
Ho scelto di essere una maestra. La maestra Silvia.




martedì 5 febbraio 2013

Il periodo esami porta grandi sorprese!


A volte scopri di avere più forza di quella che pensavi.
E la trovi nei luoghi dove non avevi mai guardato.
Un'amica, per esempio.
Un'amica con cui hai sempre condiviso molto,
e con cui scopri di poter condividere anche più di quello fatto fino ad ora.
Anche se hai libri da studiare e scadenze diverse da lei.
Le giornate di studio non sono mai state così coccolose,
e pure così fruttuose!
In questi giorni di studio matto e disperatissimo non potrei avere compagna di viaggio migliore di te, amica mia!
Grazie per questa condivisione, per le merende (e gli spuntini decisamente fuori da qualunque tipo di pasto!), per la forza di alzarsi la mattina, le distrazioni sciocche, le coperte di plaid e il nostro clima caldo (non dovuto solo ai gradi celsius...).
Ti voglio bene amica mia!
Non ho amica che sento più vicina di te, sia quando ci vediamo quotidianamente che quando non ci vediamo per anche due o tre settimane di fila... anche se, certo, ammetto che averti sempre vicina fisicamente è una meraviglia!
La vita fa sempre sorprese: il periodo esami ha portato proprio qualcosa di bello!



lunedì 28 gennaio 2013

Grazie Andrea!

Oggi alle 18:30 mi trovavo in Chiesa.
A ricordare, onorare, pregare la morte di un mio amico. Di Andrea.
Andrea, il Limo, morto ormai 5 anni fa.
Eppure sembra così vicino.
Tutte le volte che vado ad una messa per lui, puntualmente mi ritrovo seduta sulla panca a piangere.
E il perchè, in realtà, non l'ho ancora decifrato del tutto.
Non piango più per lui. Piango per me.
Perchè Andrea, lasciandoci, lasciandomi, mi ha affidato un impegno.
Un impegno per tutta la vita: cambiare.
Cambiare tutto quello che non va, perchè non possiamo sprecare.
Non possiamo buttare via quello che siamo o che vorremmo essere.
E su quella panca, tutte le volte mi chiedo se lo sto facendo,
se sto rispettando questo tacito patto che ho firmato con te quel 4 gennaio 2008 in ospedale, qunado ti ho visto addormentato su un lettino e non sembravi neanche tu.
E a volte non so darmi una risposta certa.
Perchè non lo so dove sto andando esattamente, se arriverò dove è destino che io arrivi, se sarò sempre al 100%. Se sarò mai in grado di ricambiare il grande dono che mi hai fatto, morendo.

I've found a reason for me
To change who I used to be
A reason to start over new
and the reason is you. 

Per sempre. S.

venerdì 25 gennaio 2013

I colori dell'amicizia

Le amicizie sono una delle cose più importanti.
Sono estremamente variegate e sono in grado di assumere sfumature tutte particolari e differenti.
Ogni amicizia, qualunque colore possieda, porta sempre dei grandi doni con sè.

Ci sono le amicizie lunghe una vita, quelle che subiscono gli alti e bassi, quelle che resteranno sempre e comunque un rapporto a due. Non si tratta di nulla di morboso o trascinato, ma la costante azzurra e rassicurante che sta sotto a tutto, non perchè schiacciata ma perchè fondamenta.

Ci sono le amicizie lontane, quelle che si alimentano del sole dell'estate. Quelle amicizie arancione accesso, colore che ho sempre ricollegato al sorriso. Rapporti che si tengono in carica per 11 mesi per poi rendere al massimo della loro energia in quei 30 giorni a Lignano Pineta.

Ci sono le amicizie verdi delle compagne di università: amicizie che crescono come le piante di un giardino. Tra cui troviamo gli arbusti più alti e forti, quelli cresciuti già da qualche anno, con le foglie di una bella tonalità intensa; e pure gli arbusti bassi, le cui foglie brillanti stanno spuntando ora. Sono amicizie rassicuranti come la natura, ti fanno sentire a casa.

Ci sono le amicizie del sabato sera, dei viaggi in compagnia, degli scazzi e delle intese, delle lontananze e delle riprese, sono le amicizie rosse, perchè sempre infuocate, nel bene e nel male.

Ci sono le amicizie grigie, quelle che si stanno affievolendo, ma di cui terniamo saldi i ricordi: insomma, bianche non lo diventeranno MAI (o almeno, ci speriamo!).

Ci sono poi altre mille sfumature che non potrei stare qui ad elencare... so solo che queste amicizie, questi colori sono in grado di farmi sorridere sempre. Sono fiera dei miei amici. Sono entusiasta di conoscerne sempre di nuovi.
Ora che ne ho scoperto il vero valore, non potrei più farne a meno!

giovedì 17 gennaio 2013

Tempesta.

Apri la pagina più e più volte e,
ogni volta,
finisci per richiuderla
perchè i pensieri che affollavano la tua mente
di colpo spariscono, evaporano.
La pagina bianca diventa lo specchio della tua testa.
Ma in realtà non è bianca perchè vuota,
ma perchè è piena zeppa di tutti i colori
che mescolandosi si mostrano come un'unica grande macchia bianca.
Quindi il problema ora è: come districare questo groviglio per cavarne pensieri che abbiano capo e coda (o almeno una delle due cose)?
Forse non c'è soluzione, almeno in questo periodo:
ho troppi canali aperti, troppi "viaggi" paralleli da portare avanti.
Tutto va a incastro e forse provare ora a districare le matasse farebbe solo più male che bene.
Ecco: a volte il caos va bene.
Il caos può essere una soluzione che funziona.
Unire invece che scindere meticolosamente tutto.
Amalgamare come l'impasto di una torta, invece che analizzare centellinando col contagocce.
In questo periodo deve essere così: tempesta.

sabato 5 gennaio 2013

2012 --> 2013

E' più o meno dal 27 di dicembre che mi dico "ora scrivo un post sulla fine dell'anno vecchio e l'inizio del nuovo", ma poi tra feste, studio, valigie da preparare e viaggi il tutto è stato rimandato...
Ma oggi, eccomi qua. Di fronte a una delle mie amate pagine bianche. In tutti i sensi.

2012.
E' tempo di resoconti ma io, beh, non ho molto da "resocontare"...
Il 2012 è stato un anno di preparazione, di riscaldamento, di costruzione di fondamenta.
Non ci sono stati fuochi di paglia, nè nel bene, nè nel male...
Nessun dolore insopportabile e nessuna euforia senza senso.
Forse uno degli anni più razionali della mia vita, sempre che si possa attribuire razionalità ad un anno.
E stato un anno di consapevolezze, di amicizie. Di scoperta.
Scoperta che la felicità è una scelta, così come il dolore, la depressione, l'insoddisfazione.
Scoperta che l'amicizia aiuta a scegliere la felicità.
Scoperta che si può cambiare in qualsiasi momento: non ci sono strade davanti a noi ma solo un immenso deserto che possiamo percorrere in mille e più modi differenti, senza forzature, limiti, contorni, argini.
Anno di raccolta delle forze per prepararsi a ciò che verrà poi, per prepararsi anche a questo 2013 ormai avviato.

2013.
Anno di obiettivi.
Primo fra tutti la laurea, scomposto nei suoi mille micro obiettivi che prendono vita in esami, tirocinio, laboratori, apprendimento, stimoli da cogliere e mantenere.
Le amicizie, da coltivare anche da lontano. Cosa da cui mi sono sempre in fondo tirata un po' indietro...
La scuola e i nanetti di prima da condurre il meglio possibile alle soglie della seconda, sperando di ritrovarli anche a settembre. Sperando di aver fatto un buon lavoro, di mantenere in loro alta la voglia di scoprire e di fare, di essere apprezzata per ciò che faccio con amore e a volte anche tanta fatica e paura di sbagliare.
La pallavolo e le mie 9 piccole campionesse da portare sul campo vero e proprio. Nessun obiettivo che riguardi il vincere o il perdere, ma conoscere, amare e divertirsi per questo sport.
E cos'altro?
Posso parlare di propositi in amore? Si e no.
Mi auguro di passare un anno ad amare, ad amare me stessa, i miei amici, la mia famiglia, i bambini, le loro famiglie. E non posso parlare di altro. Questo è l'amore che posso impegnarmi a priori a dare.
Per tutto il resto c'è il bianco al margine della pagina o il retro del foglio.
Son partita da Budapest; tra un anno vi farò sapere dove sarò arrivata.


BUON 2013 A TUTTI!