lunedì 23 maggio 2011

waiting for the trains...

La vita sì, è come un viaggio in treno. Tanti treni per la verità.
Prendere un treno significa prenderne tanti; e aspettare in stazione è la calma di chi attende senza aver fretta di partire a tutti i costi.
Spesso il viaggio implica il passaggio da un treno all'altro, perchè non esiste un diretto da qui alla morte, almeno non per adesso, non è qualcosa che si mette in conto a 23 anni, non deve essere così.
A volte, però, i cambi non son previsti ma imposti da guasti al motore o da ritardi di percorrenza.
Ed eccoti li, in una nuova stazione, probabilmente sconosciuta, ad aspettare il prossimo convoglio nella speranza che sia quello giusto, quello che dovrebbe portarti a destinazione, a quella che pensi che sia la tua destinazione. Sì, perchè spesso si sbaglia treno perchè si aveva sbagliato la destinazione. E allora si deve scendere, senza paura, solo con la consapevolezza che non puoi fare altro, è giusto così, non ci sono altre strade disponibili. Bisogna solo aspettare, salire e scendere, aspettare, salire, scendere, aspettare, salire, scendere...
Quanti treni abbiamo preso nella nostra vita? Troppi per essere contati. Quanti persi? Troppi o, forse, NESSUNO.

mercoledì 18 maggio 2011

Tieni il tempo e dimostra chi sei

"E non ballo solo perchè mi diverto,
la vita è una discoteca cielo aperto,
Dio è il dj e quando schiaccia play,
tieni il tempo e dimostra chi sei!"

In questi giorni continuo a riascoltarmi questi versi degli ONE MIC e li trovo ogni volta sempre più stupendi: è vero, siamo tutti qua sulla pista da ballo a cercare di tenere il ritmo della nostra vita. La vita che è una serata fuori con gli amici, è musica che riempie le orecchie, è voglia di divertirsi e di ballare fino al mattino dopo, anche quando abbiamo i tacchi alti e magari ci fanno male i piedi.
Mi trovo nella mia classe universitaria, "ascoltando" una lezione di sociologia e mi sento nel punto esatto dove dovrei essere, sto tenendo il tempo, seguendo il mio ritmo e mi sento soddisfatta di me e delle mie scelte. Ho tutto davanti a me, inclusi i muri che ancora devo scavalcare :)

martedì 10 maggio 2011

L'OBLIO

... e poi ti accorgi che qualcosa ti è sfuggito,
non sai nemmeno tu nè come nè quando.
E' sfuggito e basta.
E tu ti ritrovi su un treno,
ascoltando il monologo della vita di una passeggera a caso,
a pensare a che punto sei.
E le risposte mancano, o forse mancano le domande.
Restano i sogni, quelli della notte,
con le loro sensazioni che si protraggono per tutta la mattina,
e sorridi ripensando a Francois che ti chiede se può tagliare le piante del balcone.
Ma poi dai sogni torni alla realtà,
e ripensi alle parole di ieri,
ai ricordi mancati
forse perchè persi nel tempo,
forse perchè selezionati tra quelli da eliminare per fare spazio a qualcosa di nuovo.
E ti senti in colpa con te stessa e con gli altri per esserti permessa di DIMENTICARE,
senza nemmeno rendertene conto, in realtà.
Crollano alcune delle tue certezze
e ti trovi destabilizzata dal vuoto nella tua testa.
Sai di odiare l'oblio.
Dov'è quella parte di te?
E, soprattutto, chissà quante altre cose hai scordato di te e della tua vita!
Dove hai lasciato tutto il tuo passato?
Eppure certe cose, invece, non si dimenticano mai.
Chi decide cosa valga la pensa conservare e cosa no?
E perchè?

martedì 3 maggio 2011

Alla ricerca dei contorni.

Ok, ti dirò la verità: non è mai semplice.
Faccio un passo per raggiungere il tempo, ma quello ne fa due e scappa di nuovo avanti.
Mi creo degli spazi silenziosi, per riuscire a sentire me stessa.
Busso sulle mie scapole e cerco le tempeste che ho dentro.
Sento nei grilli della sera di avere dei bisogni, eppur appaiono sfocati.
La ricerca è l'alito della vita.
Il corpo dona le sensazioni che diventano messaggi da interpretare.
In questo momento mi taglierei tutti i capelli.
E si apre il varco sugli occhi: si apre il ponte di passaggio.

Vuoto cosmico. E tutto perde senso per pochi attimi al giorno, ogni giorno.
I pensieri fanno capolinea sul collo e le mani vanno alla ricerca dei contorni.