lunedì 6 ottobre 2014

Pensieri macigni

Ci sono giorni in cui le paure diventano più grandi e insormontabili del solito.
Ci sono giorni in cui si innalzano muri davanti a noi con la velocità di un fulmine.
Ci sono giorni in cui è inevitabile piangere e anche un po' arrabbiarsi.

Sono quei giorni in cui ti chiedi quanto possa esserne valsa la pena.
Ti chiedi se forse non sei tu quella sbagliata,
quella che non ha mai capito niente,
quella che credeva in cose che non esistono, che non ci sono e mai ci saranno.

Sono i giorni in cui la testa si riempie di domande, si riempie di "perché":
perché mi son seduta di fianco a te a tavola?
perché sono andata nella stanza dell'eco?
perché mi hai parlato di te?
perché ci siamo abbracciati?
perché siamo usciti insieme?
perché ho imparato la strada per un paese in cui forse non metterò mai più piede?
perché ho creduto che se si vuol bene veramente le cose vanno bene?
perché ho creduto che un cuore di pongo potesse bastare?
perché ho macinato chilometri sulla mia macchina?
perché non sono mai riuscita a tirarmi indietro?
perché nonostante le lacrime ho voluto lottare?
perché ho voluto credere che una persona giusta potesse esistere?
perché ogni pensiero è un macigno?

Sono stanca. Del mio cuore, così assurdo e credulone. Di non essere mai qualcosa di più. Di aspettare. Di credere.

Ci sono giorni in cui è così difficile essere forti di se stessi!

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