sabato 25 febbraio 2012

Le relazioni

Ieri sera, mentre ero a letto, ragionavo sulle relazioni, sul mistero dei legami.
Come accade che un giorno una persona, da sconosciuta e anonima, diventi qualcuno per cui sentiamo di volerci preoccupare o occupare?
Come nasce il ponte che unisce due persone?
Perchè a volte bastano un paio di giorni, altre volte, mesi?
Chi tesse quel filo così invisibile che sta alla base di una relazione?
Non sto parlando dell'amore e nemmeno dell'amicizia. Sono ad uno stadio molto prima.
Sono al primo step: quello che ti dice se vuoi o meno aver a che fare, con piacere, con una persona.
Ecco. Non so dare ancora nessuna risposta certa.
Però credo che sia un po' come quando ascolti le canzoni e ti accorgi che ti piacciono.
A volte è il ritmo,
a volte è la voce roca o dolce della cantante,
a volte è semplicemente il testo, che rispecchia i tuoi stati d'animo o le esperienze della tua vita.
Ecco, credo che sia questa la magia che avviene, stando a contatto con la gente:
la si ascolta, si alza il volume per sentire cosa ha da dire, e si scopre quello che la avvicina a noi, al nostro essere.
Non sempre siamo consapevoli di cosa, esattamente, ci abbia attratto di quella persona.
Però sentiamo che il legame è partito: il primo filo è stato tirato.
E, a quel punto, sta a noi, in maniera più consapevole, decidere se fortificarlo, farlo diventare una corda, una fune resistente,
o se lasciare che tutto resti a quella superficie più inpiegabile e intangibile che altro, e aspettare che il sottile legame svanisca tanto silenziosamente quando era nato.

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